Istós
Istós, Telaio in lingua greca, si ispira alla leggenda del Cervo in ascolto riportata da Cambosu nella raccolta Miele Amaro. La storia presenta elementi fantastici attraverso i quali si racconta la nascita della tessitura sarda.
Il personaggio del cervo, misterioso e ambiguo, presente o evocato, è un elemento cardine per rappresentare quello che in Sardegna si racconta attraverso il carnevale: il legame stretto tra la vita e la morte, eros e thanatos.
Lo spettacolo, a volte drammatico, a volte gioioso e fiabesco, altre riflessivo e profondo, racconta attraverso la tessitura il dipanarsi della vita, la costruzione della storia e la tradizione di un popolo.
La regia a cura di Maria Assunta Calvisi. Le musiche originali sono di Rossella Faa, la penna grafica che sottolinea le varie espressioni artistiche della tessitura, di Carol Rollo, i costumi evocativi, di Caterina Peddis. A sottolineare i momenti salienti, le percussioni di Massimo Perra.
A cucire il tutto, il grande telaio che racchiude parole, canti, emozioni.
Testo Virginia Garau
Regia Maria Assunta Calvisi
In scena Rossella Faa, Giulia Giglio, Daniela Melis, Carmen Porcu, Massimo Perra
Musiche Rossella Faa
Percussioni Massimo Perra
Penna grafica Carol Rollo
Disegno Luci Giuseppe Onnis
Costumi Caterina Peddis
Direzione tecnica Luigi Spano
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